OLTRE I MURI

 OLTRE I MURI



Obiettivo: Portare i bambini a riflettere sugli atteggiamenti che costruiscono muri nella relazione con gli altri e su quelli che invece costruiscono ponti. In particolare soffermarci su tutti quei gesti di tenerezza che ci dicono che siamo amati. 

Conoscere la storia della nascita di Gesù, soffermandoci sul personaggio di Erode, che ha rifiutato Gesù, e sul personaggio di Giuseppe che invece lo ha accolto, protetto, amato.


PRIMA LEZIONE

Iniziamo parlano della questione palestinese: israeliani e palestinesi continuamente in guerra tra di loro. Diamo qualche breve cenno storico (diversi testi parlano di questo argomento).

Introduciamo Banksy e le sue opere di denuncia della violenza e della guerra e riflettiamo sul messaggio che queste opere, attraverso forme e colori, ci vogliono dare.

Diamo ai bambini un pezzetto di cartoncino a forma di mattone e li invitiamo a riflettere e poi a scrivere un atteggiamento che teniamo quando tra noi e gli altri abbiamo costruito un muro: cosa facciamo con il nostro corpo?

Questa attività può essere svolta singolarmente, insieme a tutta la classe, o in piccoli gruppi.

Le possibili risposte possono essere queste:

·         Non guardo l’altro/ non mi interessa sapere come sta

·         Non ci parlo/ non lo ascolto

·         Non lo abbraccio/tocco

·         Mi tengo a distanza/ Non condivido i segreti

·         Giro le spalle

·         Abbasso gli occhi

·         Non condivido il cibo

·         Mi chiudo nella mia stanza

·         Lo escludo dal gruppo/ non lo chiamo per giocare

·         Non lo vedo

·         Lo ignoro/ faccio finta che non esiste

·         Tengo le mani incrociate

·         Lo guardo con disprezzo/ parlo male di lui /lo tratto male

Q    Quando tutti hanno completato il loro mattoncino li attacchiamo insieme sul cartellone costruendo un   muro.

 

       Ora ci dedichiamo alla lettura di un albo illustrato intitolato "Il grande muro rosso":


        Ora riflettiamo: che atteggiamento hanno i vari animali nei confronti di ciò che c'è al di là del muro?

        Sono anche i nostri atteggiamenti quando ci chiudiamo alla possibilità di avere una relazione con qualcuno: abbiamo paura come Gatto Fifone, pensiamo solo a noi stessi come Volpe Allegra ecc...

       Chiediamo ai bambini di fare un lampo di scrittura partendo da questa frase: Una volta mi è capitato di   essere come... (...es. "Gatto Fifone perché......"). Chi vuole può condividere ciò che ha scritto.


        SECONDA LEZIONE



        Discutiamo insieme su quali possono essere gli atteggiamenti di chi, invece, costruisce ponti:

·         Guardo l’altro/ mi interessa sapere come sta

·         Ci parlo/ o ascolto

·         lo abbraccio/tocco

·         Mi metto vicino a lui/ Condivido i segreti/ gli do fiducia

·         Lo guardo negli occhi

·         Condivido il cibo

·         Lo includo nel gruppo/ lo chiamo per giocare

·         Lo guardo con dolcezza/ parlo bene di lui /ho cura di lui

 

Ora leggiamo l'albo "Era la notte di Natale". Vi riporto di seguito il testo.

Era la notte di Natale, Maria e Giuseppe andarono bussando di porta in porta e finalmente trovarono alloggio in una piccola stalla. Quando i topolini videro l'asinello, spaventati, accorsero a nascondersi! Gli altri animali invece si strinsero stretti stretti l'uno all'altro, nella speranza di trascorrere una notte tranquilla e silenziosa. La luna, attraverso gli alberi, cominciava a brillare e, con la sua luce, illuminava proprio quella stalla laggiù. Poi, all'improvviso, si udì il pianto di un neonato e tutti gli animali che dormivano nei dintorni si svegliarono. Si alzarono le mucche, i buoi e le pecorelle. Si sollevano le tortore, risvegliate dal sonno punto si avvicinarono tutti per contemplare il bambinello, mentre la sua mamma e il suo papà lo abbracciavano felici. Prima gli asini e le mucche, poi le tortore e le pecorelle, e infine anche i buoi e topolini...... tutti si affacciarono alla mangiatoia. Come brillavano i suoi occhi e come erano dolci le sue fossette, quando gli accarezzavano le dita e i piedini graziosi. Nei dintorni alcuni pastori vegliavano il loro gregge. Si stavano preparando per andare a dormire quando, all'improvviso, si presero un grande spavento: una moltitudine di angeli illuminò la notte. Ascoltando il loro canto e le loro parole, però, capirono subito che non avevano nulla da temere. "Cari pastori! Vi annunciamo una notizia meravigliosa: è nato per voi un Salvatore. È Gesù, il re!" Corsero anche loro alla stalla, sbirciarono attraverso la porta e videro qualcosa che non avrebbero mai immaginato! Lì, in una mangiatoia, riposava un bambino. Qualche giorno dopo, seguendo una stella cometa, persino tre Re Magi arriveranno fino a quella misera stalla, portando splendidi regali per il bambino. Scesi dai loro cammelli e inginocchiati ai suoi piedi gli offriranno in dono oro, incenso e mirra. In quella notte speciale, la stalla risplendeva di una luce meravigliosa, le stelle sopra a Betlemme brillavano luminose. Nell'alto dei cieli, Dio sussurrò: "Figlio mio, porterai speranza nel mondo e amerai tutti". Poi animali si accucciarono di nuovo, meravigliati per la venuta al mondo di questo bambino. Mentre Maria e Giuseppe si preparavano per la notte, coccolarono il loro bimbo gli baciarono la testolina. Dopo aver posato Gesù, addormentato, sulla paglia, Maria pensò tutto ciò che era successo quel giorno e, mentre gli rimboccava le coperte,  i topolini la sentirono sussurrare: "Benvenuto figlio mio, a tutti buonanotte e su tutti sorga il nuovo sole".


Chiediamo ai bambini (divisi in gruppi) di individuare i gesti di tenerezza in chi si prende cura di Gesù Bambino.

Chiediamo poi, singolarmente, di fare un lampo di scrittura pensando a quando hanno ricevuto o dato un gesto di cura.


TERZA LEZIONE

Mostriamo due immagini di Rupnik: la prima mostra Erode e la seconda Giuseppe.




Invitiamo i bambini (divisi in gruppi) a riflettere sulle immagini: che sentimenti suscitano? Che cosa noti nel disegno, nelle forme, nei colori? Ricordiamo loro che Erode ha rifiutato Gesù (costruito un muro), mentre Giuseppe lo ha accolto (costruito un ponte).


Buon lavoro


La maestra Erika



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